Il 29 Febbaio si e’ riunito al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il Forum delle Associazioni Studentesche di scuola e università maggiormente rappresentative.
“Da anni sosteniamo la necessita’ di fornire una normativa quadro in materia di diritto allo studio – dichiara Mariano di Palma, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti- in quanto in seguito alla regionalizzazione delle competenze il tema del diritto allo studio non e’ più di competenza statale, e il finanziamento e l’attuazione delle leggi regionali sul diritto allo studio e’ nella maggior parte dei casi inadequanta. Abbiamo ribadito con forza al Ministro Profumo la necessità impellente di una legge nazionale sul diritto allo studio, crediamo sia fondamentale tagliare i costi della scuola tramite agevolazioni sul costo dei trasporti, miglioramento e maggiore diffusione della carta studenti nazionale IOSTUDIO, e il taglio dei costi dei libri di testo, valorizzando esprienze come quelle del comodato d’uso nelle scuole.
Troviamo preoccupanti le dichiarazione dell’Assessore alla Lombardia l’on. Aprea, la quale rivendica l’autonomia regionale ma che rivendicandola dimentia di essere rappresentante di una regione in cui il diritto allo studio non e’ garantito, a causa di una legge regionale che utilizza lo strumento del buono scuola.
I dati riguardanti la dispersione scolastica parlano chiaro, l’istruzione oggi giorno e’ un lusso che molti non possono permettersi, chiediamo quindi il finanziamento del capitolo di spesa delle borse di studio nelle leggi regionali e l’abolizione completa del cosiddetto contributo volontario, che viene sottoposto agli studenti nelle singole scuole e che troppo spesso e’ presentato come parte integrante delle tasse scolastiche obbligatorie. ”
“Altro tema spinoso e’ quello – continua Di Palma – dell’edilizia scolastica. In questi giorni a Napoli abbiamo denunciato il crollo di una lastra di plexigas che ha ferito una studentessa; continui sono i casi di crolli, scuole che non rispettano le normative di sicurezza. Pensiamo che le risorse debbano essere di più e che non bisogna scegliere un campo ambiguo di politiche, come ci sembra : la costruzione delle scuole e la loro messa a norma deve essere un’opera pubblica. Al Ministro Profumo chiediamo l’attivazione immediata di un fondo nazionale di lungo termine sull’edilizia scolastica”
“Rappresentanza e partecipazione sono altri temi di fondamentale imprortanza nel dibattito – conclude la nota dell’Unione degli Studenti – gli studenti oggi non hanno alcuna coscienza dei propri diritti, non vedono valorizzata la propria partecipazione alla vita della scuola, come alla vita sociale, politica e culturale sia a livello territoriale che a livello nazionale. La didattica e la valutazione nella scuola del 2012 usano strumenti e metodi vecchi e che non guardano completamente allo studente come soggetto in formazione, ma piuttosto come oggetto da modellare sulla base di nozioni standard. Chiediamo uno svecchiamento della didattica e dei metodi di valutazione dello studente, l’abolizione del tetto delle 50 assenze, l’abolizione di un’idea di scuola che punisce soltanto e non che educa.”
UNIONE DEGLI STUDENTI
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